Dal 25 maggio 2018, anno in cui è entrato in vigore per la prima volta il GDPR, il regolamento europeo di strada ne ha fatta. Tanto che, proprio ad inizio 2022 è stata richiesta una revisione che ha puntualizzato alcuni aspetti per poter tutelare ancora di più la privacy.
Ci sono diversi punti da tenere in considerazione ma la domanda che si fanno gli utenti è come posso tutelarmi? La soluzione migliore è trovare un software privacy specifico; tra i più validi e perfetti per l’ambito business c’è il software IusPrivacy per le aziende che si distingue per un ottimo servizio clienti a disposizione del cliente e per la preparazione dello staff.
GDPR 2022: cosa cambia?
Il GDPR era già stato approvato nel 2018 ma con il 2022 ci sono stati degli adeguamenti per dare maggiore responsabilizzazione a chi si occupa di questo aspetto, aumentate anche le sanzioni che possono arrivare a toccare i 20 milioni di euro in molti casi o al 4% del fatturato se i guadagni sono superiori.
Enforcement Tracker ha divulgato quelle che sono le sanzioni raccolte nel 2021 ed è risultato che aziende ed organizzazioni sono state multate per una cifra superiore ai 19.430.000 milioni di euro. In poche parole nessuno dovrebbe sottovalutare il problema, e anche se sei una piccola azienda dovresti iniziare a capire come muoverti per evitare falle nel tuo sistema informatico e soprattutto come tutelarti per essere in regola con un buon software privacy.
Le novità principali del GDPR 2022
Oltre a quanto già detto per il GDPR del 2018, quello del 2022 introduce alcune novità:
– Responsabilizzazione. È importante che chi viene scelto come titolare del trattamento dei dati possa dimostrare in modo attivo il suo impegno a rispettare le regole del GDPR; in poche parole non solo deve affidarsi a qualcuno per garantire un buon livello di sicurezza ma deve essere capace di giustificare ciò che ha fatto.
– Diritti riconosciuti ai titolari dei dati. Rispetto al precedente vengono riconosciuti maggiori diritti ai titolari dei dati come quello alla portabilità, cioè ha la possibilità di trasmetterli ad un altro titolare del trattamento (per esempio un’altra azienda), diritto all’oblio (ovvero alla cancellazione) diritto di proporre un reclamo.
– Privacy by Design. Viene richiesta anche una modifica nelle misure adattate nella fase di progettazione di un dato servizio; in questo modo viene già riconosciuto come trattare i dati fin dal principio.
– DPIA. Può essere richiesta una valutazione di impatto sui dati personali dopo una valutazione del rischio riguardo ai trattamenti dati già effettuati.
– DPO. Viene istituito anche un responsabile della protezione dei dati; in questo modo dovrà sorvegliare che il GDPR venga applicato in modo corretto e soprattutto deve fare in modo che tutti i dipendenti sappiano come tutelare i dati personali.
– Registro di trattamenti. Confermato il registro dei trattamenti già richiesto dal 2018 per attività con oltre 250 dipendenti che trattano dati a rischio.
– Notifica tempestiva. In caso di data breach l’attività deve segnalare non oltre le 72 ore dal problema la violazione dei dati personali alle autorità di controllo.
Software Privacy: perché sceglierlo?
Sappiamo bene, soprattutto per chi non è esperto di digital, che adeguarsi a norme così complicate può essere difficile. Quello che possiamo dirti è che esistono Software Privacy specifici che possono aiutare te e la tua azienda a gestire le regole aggiornate del GDPR senza incorrere in sanzioni; è il caso di Ius Privacy che con un’assistenza attenta si affianca a te nella gestione di questo importante compito evitandoti sanzioni e mettendoti in regola. Il software Ius Privacy è stato adeguato alle ultime richieste del GDPR 2022 e si rivolge alle aziende che hanno necessità di rispettare gli adempimenti previsti offrendo tutto tramite un Cloud molto intuitivo e semplice da gestire. Semplicità e velocità unite al contatto umano costante in caso di bisogno rendono questo software privacy la soluzione giusta per la tua azienda.