Come saranno le abitazioni del futuro? Analisi di una casa tra 50 anni

La direzione che ha preso la progettazione delle abitazioni è quella di integrare sempre di più una componente "smart" all'interno dell'ecosistema casa.

L'utilizzo della domotica quale parte integrante della propria vita fino a pochi anni fa sembrava quasi follia, ma le case di ultima generazione iniziano già ad essere predisposte nell'ottica di un'architettura intelligente.

Questo cambiamento non segue solamente la ricerca di un benessere sempre più estremo, ma è al contempo una soluzione che guarda alla sostenibilità. Se già esistono sistemi capaci di controllare finemente la temperatura e l'illuminazione degli ambienti per ridurne gli sprechi, da qui a cinquant'anni queste tecnologie potrebbero raggiungere livelli di automazione talmente elevati da sembrare fantascientifici.

Restando con i piedi per terra, vediamo quale potrebbe essere un possibile sviluppo delle abitazioni nel corso dei prossimi cinquant'anni, basando la previsione su ciò che conosciamo e sui progetti in via di sviluppo.

Domotica e smart home al servizio di tutti

La linea generale che già sta prendendo piede è quella di poter controllare quanti più aspetti della propria abitazione attraverso una singola app. Tra cinquant'anni una possibilità del genere sarà comune e piuttosto scontata, specie vedendo il livello a cui ci troviamo adesso.

Sarà dunque possibile gestire la temperatura di ogni stanza, basando la climatizzazione o il riscaldamento sulle proprie abitudini. Tapparelle automatiche regolerebbero l'intensità della luce ambientale seguendo i ritmi del sonno e della veglia per limitare al minimo il consumo di energia elettrica.

L'ingegnerizzazione dei pannelli solari giungerebbe al punto di poter realizzare superfici trasparenti da utilizzare come vetri per pareti e finestre (tecnologia tra l'altro già in sperimentazione), così che ogni abitazione, persino quelle in grattacieli e condomini di grandi dimensioni, possa avere la possibilità di alimentarsi in modo sostenibile.

Una soluzione del genere, tra l'altro, potrebbe persino diventare obbligatoria per tutte le nuove abitazioni, nell'ottica del contrasto al cambiamento climatico.

Rivoluzione nell'illuminazione

Con la tecnologia LED è già stato raggiunto un livello di efficienza altissimo, tale che converrebbe investire solamente sull'implementazione di quest'ultima per migliorarla ulteriormente.

La vera rivoluzione sarà quella della personalizzazione. Dispositivi intelligenti gestiranno accensione e spegnimento delle luci in base agli spostamenti di chi si trova nell'abitazione, regolando anche l'intensità (e la tonalità) in base alla quantità di luce ambientale presente.

L'illuminazione non sarà solo al servizio del risparmio, ma seguirà anche il benessere di chi abita all'interno dell'abitazione modulandosi in base all'orario della giornata per favorire il rilassamento e il sonno (ciò si applicherebbe anche ad ogni dispositivo dotato di schermo, tramite appositi sensori che analizzano il ritmo del sonno in base alla luminosità degli ambienti).

Scene, automazioni e programmazioni orarie

Se già oggi i ritmi sono cambiati incredibilmente rispetto a cinquant'anni fa, tra altri cinquanta sembrerà di trovarsi un binario totalmente diverso.

Gran parte delle attività svolte dalla domotica saranno nell'ottica di ottimizzare i tempi, a partire dalla colazione regolata in base alla sveglia, la fornitura di acqua calda appena aperto il rubinetto, l'apertura di tapparelle e tende per far entrare la luce e persino la regolazione della temperatura per favorire il risveglio.

Ogni elettrodomestico sarà pressoché programmabile per svolgere delle determinate azioni ogni giorno, con un calendario modificabile in ogni istante. È anche vero che parte di queste automazioni è già integrabile in un sistema di smart home, basti visitare siti come www.domoticafull.it.

Gli assistenti vocali, che al momento svolgono mansioni ancora minime e risultano piuttosto superflui, avranno una larga autonomia e la possibilità di comunicare in modo più efficiente (tramite IA migliorate o sfruttando algoritmi di Machine Learning).

Pulizie e cucina

Le pulizie saranno certamente semplificate rispetto ad ora, riducendo le mansioni che necessitano di lavoro manuale ad una quantità minima (ma non dovremo aspettare cinquant'anni per questo, siamo molto vicini al traguardo già con la tecnologia attuale).

Un fattore importante sarà la sanificazione degli ambienti, operata in modo indipendente da speciali macchine, così come la purificazione costante nell'aria. Allo stato attuale delle cose non possiamo ridurre i livelli di inquinamento ancora per anni, quindi è facile immaginare che in futuro sistemi del genere saranno all'ordine del giorno in qualsiasi abitazione.

La cucina cambierà nei metodi ma non nella sostanza e sarà molto soggettiva. Verrà certamente favorita la completa automazione quando necessario, lasciando però spazio all'estro e alla voglia di cucinare. Per i meno propensi all'utilizzo dei fornelli ci sarà sicuramente la possibilità di organizzare i propri pasti anche su lunghi periodi, lasciando alla macchina il compito di ordinare e preparare quanto richiesto, riducendo gli sprechi di cibo al minimo.

Che ne sarà delle nostre case?

Pensando al futuro il primo concetto chi viene in mente è di certo la novità, specie in tutte quelle mansioni più noiose e spesso trascurate. Se da un lato spaventa essere così dipendenti dalla tecnologia, dall'altro è evidente che tali semplificazioni consentono di gestire diversamente il proprio tempo, sia in ambito professionale che personale.

Sotto il profilo della cura dell'ambiente l'attenzione sarà massima, perché il cambiamento climatico è al momento il più grande pericolo per l'umanità e la speranza ruota proprio attorno alla consapevolezza e all'ottimizzazione.

È bello pensare al futuro, anche se molto spesso la realtà può addirittura superare le aspettative. Tra cinquant'anni vedremo il risultato dei nostri progressi per scoprire se saremo riusciti a superare persino l'immaginazione.