Il pavimento in parquet è bello e raffinato in ogni casa o ufficio e il suo stile può adattarsi a quasi tutti i tipi di arredamento. Si tratta nello specifico di una struttura composta da diversi pezzi di legno disposti ad angolo e con vari disegni. Che ci si crede o no, questa forma di pavimentazione è stata utilizzata dal 1600 ed è ancora oggi una scelta molto popolare. Il parquet tra l’altro è molto resistente e quindi dura per anni. Mantenerlo pulito e lucido è altresì importante per farlo apparire sempre elegante, lucido oppure opaco a seconda delle preferenze o esigenze di design. A tale proposito, vediamo come pulire un parquet senza correre il rischio di rovinarlo e quali materiali utilizzare per portare a buon fine l'operazione.
La manutenzione necessaria dei pavimenti in parquet
Lo svantaggio del pavimento in parquet è che richiede una lucidatura e una pulizia speciale e, a volte, potrebbe essere necessario anche carteggiarlo e sigillarlo nuovamente per riportarlo al suo aspetto originale. La manutenzione non è tuttavia difficile, ma deve comunque essere eseguita frequentemente per far apparire la superficie in tutto il suo splendore. La maggior parte della pulizia e della manutenzione da eseguire sui pavimenti in parquet può essere effettuata utilizzando una scopa manuale o elettrica e un aspirapolvere, quest’ultimo ideale per rimuovere briciole, sporco e polvere che sotto le scarpe potrebbero far graffiare il parquet. Quando è necessario, si possono tuttavia utilizzare prodotti specifici per pavimenti in legno o parquet per lucidarli e pulirli. Da evitare sono invece quelli contenenti sostanze acide poiché possono danneggiare le fibre del legno e farlo marcire. Anche l'uso di materiali abrasivi come ad esempio spugne o pagliuzze in metallo sono da evitare, in quanto possono graffiare irrimediabilmente il parquet e costringendo poi ad intervenire con una nuova riverniciatura da parte di un esperto del settore con un conseguente esborso economico.
Utilizzare l’olio paglierino
Dopo aver eseguita la pulizia del parquet, per rivitalizzare i listelli vale la pena usare dell’olio paglierino che sul mercato è disponibile sia bianco che rosso, quindi ideale rispettivamente per parquet non trattati (al naturale) e rifiniti con aniline. L’olio in oggetto serve tra l’altro ad idratare il legno oltre che a fornire una patina protettiva da polvere e macchie. Per cospargerlo correttamente basta versarlo sul parquet e poi stenderlo con un panno di cotone pulito. Dopo averlo lasciato in posa per almeno un’ora, il residuo oleoso si può asciugare con un panno di lana. Dopo aver eseguito la pulizia del parquet con acqua e qualche detergente naturale, se la struttura è stata in precedenza trattata con aniline, per lucidarla conviene usare della cera liquida lasciandola essiccare per circa un’ora prima di intervenire con una lucidatrice con spazzole rotanti in feltro. Da evitare sono infine sostanze contenenti solventi, poiché potrebbero rovinare il parquet rimuovendo la vernice di base o protettiva con cui in origine è stato trattato.
Pulire con il vapore
Se il parquet è stato posato in un ambiente di campagna, per evitare che con il passar del tempo possano proliferare insetti tipici del legno, conviene eseguire periodicamente la pulizia usando un vaporizzatore. L’apparecchio infatti oltre ad eseguire una sorta di lavaggio a secco ideale per parquet rifiniti con sostanze lucide, consente anche di sterilizzare la struttura impedendo nel contempo la formazione di muffa se si trova in una stanza ad un piano terra o adiacente a un terrapieno di un giardino. La sterilizzazione con il vapore è quini anch’essa importante poiché le spore fungine se eccessive, possono causare seri problemi alle vie respiratorie di bambini, anziani e persino animali domestici. A lavoro ultimato per ridare lucentezza al parquet basta usare una scopa con un panno di lana oppure una lucidatrice con spazzole ricoperte da cuffiette di peluche.