Aspiratori per laboratori: la barriera contro le polveri sottili

Chi lavora in un laboratorio, conosce benissimo il fenomeno dei residui. Si pensi ad esempio ad uno studio dentistico, o ancora ad un laboratorio di oreficeria. Le lavorazioni che vengono messe in atto in questi ambienti sviluppano quelle che si chiamano polveri sottili o residui di lavorazione.

Sebbene si tratti di materiali di scarto della produzione inevitabili, quello che si può invece evitare è la contaminazione dell’ambiente. Questo vale sia per essere in regola con la normativa sui luoghi di lavoro, ma innanzitutto per tutelare la propria salute e quella degli eventuali dipendenti.  In questa guida vedremo quindi come risolvere questo problema, anticipando che è possibile farlo grazie agli aspiratori dedicati.

Polveri sottili e residui di lavorazione: cosa sono e dove si trovano

Quando si parla di polveri sottili, la prima cosa che viene in mente è l’inquinamento. Certo, sempre di minuscolo pulviscolo si tratta, ma ciò che cambia è la natura.

Facciamo degli esempi pratici:

  • laboratorio dentistico: basta immaginare una visita in uno studio dentistico per capire quante sostanze di scarto vengano volatilizzate. Otturazioni, preparazione di calchi, polveri derivanti dall’uso di trapani. Tutto questo finisce nell’aria e quindi nei polmoni;
  • laboratorio di oreficeria: in questo caso i residui di lavorazione sono di altra natura, cioè di oro, argento, e metalli. Ora, questi non solo sono dannosi per la salute qualora venissero respirati, ma paradossalmente sarebbe uno spreco eliminarli del tutto. Ciò significa che ogni anno, se non si riutilizzassero tali polveri, si perderebbero chili di materiale costoso. In questo caso quindi l’aspiratore deve non solo filtrare l’aria da queste sostanze, ma deve anche accumularle per poi riutilizzarle. Serve pertanto un aspiratore particolare.

È non solo importante quindi, ma anche fondamentale affidarsi a ditte esperte e certificate nella creazione ed installazione di aspiratori per ogni esigenza. Un esempio di quanto detto lo si può vedere sul sito della ‘Emer’, raggiungibile all’indirizzo www.emeritalia.it.

Perché le polveri sottili fanno male

Le polveri sottili sono minuscole, arrivando a misurare non più di 1 µm (micrometro) e quindi possono penetrare facilmente attraverso l’apparato respiratorio saturando i polmoni. La loro dannosità sta nel fatto che si legano agli alveoli e generano allergie nei migliori di casi, fino a vere e proprie patologie nei peggiori.

Ecco perché è importante filtrarle, ed ecco perché è importante che la ditta incaricata progetti un aspiratore che possa anche integrarsi nella struttura già presente del laboratorio. Questa è una delle caratteristiche importanti: sarebbe infatti dispendioso e controproducente se un aspiratore, per essere integrato, comportasse la modifica dell’intero studio.

Caratteristiche importanti degli aspiratori

Parlando proprio di come dovrebbero essere gli aspiratori, senza dubbio la possibilità di integrarli affinché il montaggio sia veloce e funzionale. Inoltre questi aspiratori dovrebbero lavorare in parallelo con le macchine, perché non avrebbe senso accenderli dopo aver spento le macchine. In tal caso le polveri sarebbero già disperse nell’aria.

Altra caratteristica importante è il volume in dB espresso da queste macchine, che deve essere basso per non impattare in termini di inquinamento acustico. La versatilità dell’apparecchio, come abbiamo visto, è anche importante. Un aspiratore montato in un laboratorio odontotecnico, dove si producono residui che vanno eliminati, sarà diverso da uno montato in un laboratorio di oreficeria.

In questo secondo caso infatti servirà un serbatoio aggiuntivo per il riutilizzo delle polveri preziose. Un particolare non di poco conto infine è l’apparato elettrico e di connessione alle prese. Una ditta previdente svilupperà infatti modelli adattabili alle diverse prese d’elettricità e ai diversi voltaggi dei Paesi in cui installa le macchine.

Come si vede quindi un aspiratore in un laboratorio è fondamentale per la tutela di chi vi lavora, a patto di rivolgersi per la progettazione e l’installazione ad una ditta certificata ed esperta in questi lavori.